Il Ripasso 13: Frank Zappa, parte 1

Frank ZappaFrank Zappa, di mestiere compositore. Si nutre di sigarette e caffè nel seminterrato dove scriverebbe pagine di musica per mesi, in totale solitudine. Oppure si dedicherebbe per giorni e giorni, insonne, a usare strumenti analogici e digitali per registrare, modificare, ricomporre suoni. Questa è stata la vera passione di Frank Zappa, tutto quello per cui ha prodotto dischi pieni di canzoni fra le quali sperava di azzeccare anche qualcosa che potesse piacere al pubblico senza sputtanarsi. 1967. Ha pubblicato appena tre dischi a distanza ravvicinatissima con le Mothers of Invention, il gruppo di cui fa parte e per le quali compone la musica, quando esce il primo disco a suo nome. Lumpy Gravy, due composizioni per lato, collage musicali di cui il primo, Lumpy Gravy part 1, è un capolavoro di postmodernismo in musica. Dal suo “laboratorio musicale” scolpisce nel tempo di 16 minuti circa parti orchestrali con brani elettrici, dischi mandati a 78 giri, conversazioni surreali, surf music. In Lumpy Gravy sussume alcune gemme sparse nei dischi precedenti.

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Il Ripasso 12: Frank Zappa and The Mothers

the mothers of invention

bravi brutti e sporchi

Frank Zappa, il prolifico e instancabile compositore, rimette in piedi il “marchio” Mothers agli inizi degli anni 70. In principio furono le Mothers of Invention, una formazione di nove elementi legati fra loro da stima reciproca e amicizia spensierata. Gli viene rinfacciata una scarsa adesione al gruppo, ma Zappa è artisticamente autonomo, ha bisogno di nuove esperienze, e soprattutto è  ideologicamente libero: non si fa sedurre dalla controcultura statunitense e dai suoi riti (la droga, l’amore di facciata e risibile del “flower power” come unico contrasto alla violenza espressa dalla politica internazionale degli US).

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