Il Ripasso 17: Roxy Music

Roxy MusicNon sottovalutati ma fraintesi. Per capire l’estetica dei Roxy Music bisogna comprendere il kitsch, quello consapevole e intelligente. Bryan Ferry, cantante, compositore, frontman e direttore artistico esce dall’accademia di belle arti come Andy MacKay, oboe e sax, e Brian Eno, trascinato dall’amico MacKay nella band per esserne il “sound designer”. Concetti e competenze che ancora adesso non sono contemplate nelle rock band ma che i Roxy Music curano attentamente già nel 1971.

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Baba Jaga: Mito, Verità, Natura

Ca Colmello

Ca Colmello

Baba Jaga è un’associazione nata da una coppia trasferitasi in un casolare a Sassoleone, nascosto fra le splendide colline sopra Castel San Pietro (BO). Ristrutturato da poco tempo, l’antico casolare è diventato un luogo che ospita attività dedicate a bambini e adulti. Laboratori che vanno dall’insegnamento della manualità alla danza, al teatro, alle arti marziali. Ma è anche una quinta naturale e suggestiva che ospita spettacoli e narrazioni.

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Il Ripasso 15: Frank Zappa, compositore

Zappa Bambino

Frank Zappa da bambino

Premessa 1: Frank Zappa è ancora un bambino quando si mette ad ascoltare Rhythm and Blues. Ma sarà lo spot di un negozio di dischi in grado di vendere anche l’orrendo disco in sottofondo ad aprire un nuovo mondo musicale al giovane Frank. L’orrendo disco altro non è che Ionisation di Edgard Varese, e passeranno almeno un paio di anni prima che il giovanissimo Frank Zappa ne entri in possesso. La curiosità, motore principale della cultura e della preparazione artistica, travolgerà Zappa che si circonderà di quegli “orrendi dischi”, dedicando nella sua penosa carriera scolastica attenzione solo alla classe di musica (che ritiene comunque inadeguata). Continua a leggere

Il Ripasso 13: Frank Zappa, parte 1

Frank ZappaFrank Zappa, di mestiere compositore. Si nutre di sigarette e caffè nel seminterrato dove scriverebbe pagine di musica per mesi, in totale solitudine. Oppure si dedicherebbe per giorni e giorni, insonne, a usare strumenti analogici e digitali per registrare, modificare, ricomporre suoni. Questa è stata la vera passione di Frank Zappa, tutto quello per cui ha prodotto dischi pieni di canzoni fra le quali sperava di azzeccare anche qualcosa che potesse piacere al pubblico senza sputtanarsi. 1967. Ha pubblicato appena tre dischi a distanza ravvicinatissima con le Mothers of Invention, il gruppo di cui fa parte e per le quali compone la musica, quando esce il primo disco a suo nome. Lumpy Gravy, due composizioni per lato, collage musicali di cui il primo, Lumpy Gravy part 1, è un capolavoro di postmodernismo in musica. Dal suo “laboratorio musicale” scolpisce nel tempo di 16 minuti circa parti orchestrali con brani elettrici, dischi mandati a 78 giri, conversazioni surreali, surf music. In Lumpy Gravy sussume alcune gemme sparse nei dischi precedenti.

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Il Ripasso 11: The Mothers of Invention

the mothers of inventionImbarcarsi un genio in una band comporta sempre il rischio che l’equilibrio interno possa crollare. Cosa che capitò quando Ray Collins litigò col chitarrista della band di Rhythm and Blues in cui cantava e decise, d’accordo con il leader, un sassofonista, di sostituirlo con Frank Zappa, un bravo chitarrista molto esperto nel genere. Il vero problema di fondo, per il futuro del gruppo, era che questo chitarrista si era formato anche con l’ascolto di musicisti come Edgar Varese, Igor Stravinsky, Anton Webern. E, autodidatta, si era fatto spiegare da alcuni suoi professori quali fossero le regole di quel linguaggio musicale dal quale era estremamente attratto. E le aveva apprese molto bene. Continua a leggere

Marina Girardi: osservare/osservarsi

Marina Girardi

Marina Girardi

Tutto parte con Kurden People, il suo primo viaggio da sola nel mondo del fumetto dopo numerose copertine e illustrazioni per riviste. Marina Girardi è della stoffa di Senofontedeve affrontare faticose camminate con zaini giganteschi, lunghe tirate in salite come un gregario di Coppi per indagare la vita. In questo è anche della razza di Jarry, che dalla bicicletta osservava meglio il paesaggio nel suo scorrere come una pellicola cinematografica, ma Marina non è irascibile come il nanetto francese, anzi tutt’altro.

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VIOLENCE l’arte interpreta la violenza

“La XV Biennale Donna di Ferrara, continuando il percorso delle ultime tre edizioni, si prefigge il compito di individuare ed esplorare tematiche legate a problemi socioculturali, indentitari, comportamentali e geopolitici, interpretati grazie alla creatività di alcune delle più note voci femminili dell’arte contemporanea.

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FèSTA: Prove tecniche per una capitale

Ravenna, candidata a diventare la capitale europea della cultura del 2019, comincia le “ProveTecniche”. Questo è il titolo di una serie di eventi culturali organizzati da marzo scorso per mettere alla prova la tenuta organizzativa e il livello qualitativo delle proposte in vista dell’importante competizione italiana che vede candidate moltissime città fra le quali Palermo, Matera, Torino, L’Aquila, Venezia, Siena, Perugia e altre.

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Transeuropa Festival: il futuro dell’Europa

Il Manifesto della iniziativa

Quattordici città in rete per discutere di crisi economica, nuove forme di mobilitazione e del fenomeno delle migrazioni. Le città sono Londra, da dove è partita l’iniziativa ormai cinque anni fa, Parigi, Barcellona, Amsterdam, Berlino Varsavia, Praga, Bratislava, Lublino, Bratislava, Belgrado, Sofia e Cluj-Napoca, in Romania. E poi Bologna, dove la manifestazione si terrà dal 9 al 13 di maggio.

In realtà Bologna è stata fra le prime città ad aderire a questa rete, nel 2010, insieme a Parigi e alla città rumena di Cluj-Napoca” racconta Sara Saleri, che si occupa della comunicazione per l’ambito bolognese “Lo scopo che ci unisce è la ricerca di alternative per le politiche europee, studiandole e proponendole ‘dal basso’. La nostra è un’occasione internazionale per discutere le azioni che riteniamo prioritarie”.

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Dj Balli: Dance per palati forti

Dj Balli

Dj Balli

Riccardo Balli, in arte Dj Balli, non poteva non approfittare per compiere il suo ennesimo scherzo. Nel suo cognome il destino di mettere alla prova le gambe e la mente di chi cerca qualcosa di più della dance al ritmo marziale dei quattroquarti.

Un costante interesse verso la cultura sperimentale, declinato su varie esperienze, lo ha portato da qualche anno a trovare quella che ritiene la sintesi più avanzata e interessante nel panorama musicale “Con tutto il grande rispetto per la ricerca del suono che dalle avanguardie storiche ha trovato il suo apice negli anni 50 e 60 del secolo scorso, mi sembra che non ci sia stato granché da aggiungere” afferma Dj Balli. “La mia è una musica basata su origini popolari della dance, ma che ogni volta faccio deragliare ritmicamente, la contamino con suoni tratti da fonti sonore grottesche provenienti dalla cinematografia italiana di serie B fino al liscio”.

http://www.mediafire.com/?ot6t40rrpuux7gt

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