Più che una breve biografia musicale, l’ennesimo atto di ribellione. Verso il non linguaggio di Piero Scaruffi, punto di riferimento immeritato, deragliante, nel web. E ancora di più contro i suoi tardi epigoni di Ondarock che ne copiano pedissequamente argomentazioni cadendo nelle stesse fumosità e negli stessi errori. Tentiamo di dare quantomeno un punto di vista un po’ diverso su un gruppo degli anni 90.
I Morphine sono stati importanti non perché innovativi (criterio ottuso per convalidare l’opera di un artista, basato sull’equivoco del progresso come unico valore), ma anzi sono stati notevoli proprio per la loro capacità di essere riepilogatori. Hanno saputo condensare blues, country, rhythm and blues (quel genere in origine sporco e semplice, cugino ignorante del jazz), rock’n’roll, folk, tutto in una musica oscura e coerente.