Baba Jaga: Mito, Verità, Natura

Ca Colmello

Ca Colmello

Baba Jaga è un’associazione nata da una coppia trasferitasi in un casolare a Sassoleone, nascosto fra le splendide colline sopra Castel San Pietro (BO). Ristrutturato da poco tempo, l’antico casolare è diventato un luogo che ospita attività dedicate a bambini e adulti. Laboratori che vanno dall’insegnamento della manualità alla danza, al teatro, alle arti marziali. Ma è anche una quinta naturale e suggestiva che ospita spettacoli e narrazioni.

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Se la fiaba è stantia…

Romeo Grosso

Romeo Grosso

Alto Music è una azienda che si occupa di management, produzione, booking, insomma di spettacolo in ogni sua forma e rappresentazione. Il suo presidente, Romeo Grosso, nominato direttore del Teatro di Sant’Agata Bolognese, è riuscito a trasformarlo in una tappa per molti artisti nazionali e internazionali, come Gianmaria Testa, Dulce Pontes, Teresa Salgueiro e altri, portando una cittadina dell’hinterland ad essere un centro d’attrazione. Spesso questi concerti sono delle vere première nazionali dei tour degli artisti.

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Dal blog alla webzine

Briciolanellatte

L’avatar di Briciolanellatte

Una breve segnalazione per un blog che senza l’ansia di mantenere un flusso comunicativo costante e implacabile (magari per raccontarci il nulla) pubblica materiale letterario, brevi racconti che vengono sottoposti al suo amministratore. Bricicolanellatte, al secolo Maurizio Barbarisi, è un aretino che svolge l’attività di giornalista locale e che si è occupato con attenzione del fenomeno della scrittura creativa sul web, pubblicando qualche libro sul tema. Cito dal suo sito (briciolanellatte.com):

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Michele a caccia di rane

Michele Petrucci " A caccia di rane"Michele Petrucci è un disegnatore mio coetaneo. Lo scopro leggendo la quarta di copertina del suo fumetto “A caccia di rane“. Un dato apparentemente insignificante, ma non se Petrucci non avesse ricostruito per la casa editrice Topipittori una sua estate d’infanzia, da condividere e confrontare. Per essere precisi l’estate del 1982, indimenticabile per quelli della mia generazione: gli svaghi semplici nella natura ai quali si affiancano gli stupefacenti primi giochi elettronici nei bar e le loro versioni casalinghe (l’intellivision a cartucce, il commodore 64 per quelli più “avanti”, con cassette a nastro). E poi il rito collettivo degli adulti del mondiale di calcio al quale ci fu concesso partecipare, del quale potevamo condividere la gioia in modo spensierato (magari senza capirci granché).

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Anna Pavignano: un’autobiografia dell’infanzia

Copertina "Una cosa che ti scoppia nel cuore"La casa editrice Topipittori di Milano più che avere una linea editoriale si è quasi presa un impegno: quello di raccontare il mondo dei bambini nel modo più credibile e sincero possibile. Impresa complessa in una cultura dove le fiabe e i racconti per l’infanzia sono stati spesso frutto del timore degli adulti di perdere la propria autorevolezza, rivolgendosi ai piccoli lettori con il senso del dovere pedagogico. Il risultato è spesso stucchevole o incomprensibile; se non addirittura terrorizzante, quando gli autori calcavano troppo la mano sulle conseguenze di un comportamento imprudente o non conforme.

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La Rabbia

La rabbia o l’amarezza. Le radici dei due sentimenti sono i medesimi: l’impressione o la certezza di avere subìto un torto, una ingiustizia. Sono sentimenti spontanei, genuini, di una umanità che non deve essere guardata con fredda riprovazione.

Antonio Moresco

Antonio Moresco

Mi è capitato di leggere due libri abbastanza diversi. Per stile, per natura, per numero di pagine. Le “Lettere a Nessuno” di Antonio Moresco sono 800 pagine divise in due parti: la prima sono le “memorie del sottosuolo” dello scrittore non ancora pubblicato, che riceve dagli editori frustranti rifiuti. La seconda parte raccoglie le considerazioni dell’autore già edito, ma che sente di dover continuare, per un senso di integrità e coerenza, a manifestare riprovazione per sistemi, potentati, vizi, slealtà, opportunismi. Certo, da un altro punto di vista, da un’altra situazione esistenziale che non è più quella dell’allontanato, dell’appestato e scarnificato come un cristo di Grunewald.

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FèSTA: Prove tecniche per una capitale

Ravenna, candidata a diventare la capitale europea della cultura del 2019, comincia le “ProveTecniche”. Questo è il titolo di una serie di eventi culturali organizzati da marzo scorso per mettere alla prova la tenuta organizzativa e il livello qualitativo delle proposte in vista dell’importante competizione italiana che vede candidate moltissime città fra le quali Palermo, Matera, Torino, L’Aquila, Venezia, Siena, Perugia e altre.

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Cynthia Russo – “Non è sempre vero”

Cynthia Russo Non è sempre vero

La copertina del romanzo

Cynthia Russo è al suo secondo romanzo per la casa editrice Marsilio. Il titolo è una traccia che percorre, inconsapevolmente, tutta la storia di Sara, la protagonista. Chi è Sara? è una donna che dopo trent’anni decide di mettersi con caparbietà alla ricerca di una figlia avuta a sedici anni, e che la sua famiglia, conformista, oppressiva, timorata del giudizio di dio e dei vicini di casa, ha affidato a una organizzazione religiosa che accoglie “i frutti della colpa”.

La ricerca è resa quasi impossibile da una legge, che esiste, che è vigente, definita “dei cent’anni”: in sostanza i figli non riconosciuti non possono sapere chi sono i loro genitori biologici se non dopo cento anni dal loro concepimento. Una trovata paradossale, creata ufficialmente per garantire la privacy delle madri ma ufficiosamente “per disincentivare il diritto all’aborto”. Così suggerisce Cynthia Russo, che per scrivere il suo romanzo ha studiato attentamente questa legge, o più precisamente l’articolo 28 della legge 184 del 1983.

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Danilo “Maso” Masotti: Ci Meritiamo Tutto®

Ci Meritiamo Tutto®

La copertina del romanzo

Danilo “Maso” Masotti è una personalità nel panorama della comunicazione bolognese. Blogger della prima ora, ha avuto la divertente e geniale intuizione di ritrarre gli “umarells”, cioè gli anziani, nelle loro abitudini quotidiane. Ha postato sul suo sito fotografie che testimoniassero la ripetitività, e anche la prevedibilità, dei loro gesti. E ha scatenato nei suoi lettori la ricerca di situazioni analoghe da fotografare e commentare.

Un passo indietro e lo troviamo, come tanti ragazzi, a suonare in una rock band del filone demenziale. Un passo avanti e lo vediamo pubblicare libri dedicati ai vizi e alle virtù di Bologna. Ora esce il suo primo romanzo, intitolato “Ci Meritiamo Tutto®”, dove il marchio registrato è una trovata nella narrazione per tenere distinto il mondo neutro commerciale che ci circonda da quello più propriamente “esistenziale”, con lo spleen, le insicurezze e i fallimenti di cui è fatto.

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Teatro della Valdoca: CAINO/ un libro

Mariangela Gualtieri

Mariangela Gualtieri

Mariangela Gualtieri, Teatro della Valdoca. Il tempo passa e la ricerca si storicizza. Per questo motivo è coerente che venga pubblicato per la prestigiosa Einaudi il testo CAINO, una tragedia che ha una forma classica e potrebbe essere collocata a fianco di qualche autore della tradizione.

L’intuizione non è da poco, e batte sul tempo (storico e cronologico) gli altri drammaturghi. Scegliere Caino come protagonista significa risalire all’archetipo umano, e non è pensabile figura precedente nei ricordi della storia ebraico-occidentale che possa incarnare una drammaticità così violenta.

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