Il Ripasso 3: Nick Drake

E’ impossibile tenere distinte le vicende esistenziali di Nick Drake dalla sua musica, perché si sono influenzate reciprocamente. E Nick Drake è stato in questo senso molto sfortunato. E’ stato sfortunato perché in un periodo nel quale l’uso delle droghe era culturalmente quasi abituale, nel suo sistema nervoso scatenò da subito un processo di logoramento che lo portò a una profondissima depressione. E di certo non furono di aiuto né una certa predisposizione familiare al malanno, né il totale insuccesso della sua musica.

Il primo disco nasce dalla decisione, presa non a caso alla fine degli anni 60, di porre fine radicalmente al suo stile di vita all’interno di una famiglia alto borghese per seguire il fascino della bohéme, che già la sorella, attrice teatrale e televisiva di successo (la mitica serie S.H.A.D.O.), conduceva a Londra. Ragazzo educato, di ottima famiglia, dopo un periodo di studi in Francia, dove proverà l’LSD, si iscrive a Cambridge; ma non è più lo studente amante dello sport di un tempo. Ora passa le giornate in camera fumando marijuana. La passione per la musica la eredita dalla madre, bella signora che amava comporre bizzarre e introverse canzoni al pianoforte, mentre Nick si dedica in maniera ossessiva all’apprendimento della chitarra.

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